Santuario Beata Vergine Addolorata
Il Prodigio

Il Prodigio

E’ il Giugno 1892…

… siamo nella campagna marchigiana, non molto lontano dalla città comunale di Osimo, nella vallata del fiume Musone cosparsa di case coloniche ferventi di vita intensa, dove si svolgono, con ardore, i lavori dei campi.

Un crocevia o poco più, senza alcuna abitazione, chiamato Campocavallo.

Una Cappellina, la chiesuola, costruita 20 anni prima da una persona molto religiosa e pia per soddisfare i doveri religiosi propri e dei contadini dei dintorni, altrimenti costretti a fare chilometri a piedi per raggiungere la chiesa più vicina.

Un giovane sacerdote, Don Giovanni Sorbellini, che la domenica scende a piedi da Osimo per dire messa nella chiesuola

Campocavallo
La "Chiesuola"
Don Giovanni Sorbellini

Questi gli elementi da cui parte tutta la nostra storia, luoghi semplici, persone comuni, gli stessi che si possono incontrare in qualsiasi altro territorio rurale di fine ‘800.

E’ merito di Don Giovanni se nella modesta chiesuola ora ci sono degli ornamenti: alcuni paramenti per celebrare la Santa Messa e qualche immagine sacra.

Nella parete di sinistra è appeso un Sacro Cuore di Gesù.

Per la parete di destra, proprio sopra l’altare, Don Giovanni sceglie invece una pietà, la Madonna Addolorata col cuore trafitto da 7 spade, i suoi 7 dolori, ritratta col corpo del Figlio tra le braccia e lo sguardo rivolto al cielo

16 giugno, festa del Corpus Domini.

Questo il giorno in cui la Madonna sceglie Campocavallo per manifestarsi

e lo fa dapprima attirando l’attenzione:

i fedeli, raccolti in preghiera dopo la Santa Messa, si accorgono d’un tratto che l’immagine della Madonna Addolorata è tutta piena di goccioline,

come se trasudasse lacrime.

Tutti allora gridano al miracolo: “La Madonna piange!”

Beata Vergine Addolorata
L'immagine prodigiosa
"La Madonna abbassa lo sguardo"

In realtà queste sue lacrime non sono che il principio.

Il giorno seguente in molti accorrono per vedere la Madonna piangere, gli occhi di tutti sono fissi sull’immagine sacra e solo allora accade il prodigio:

Gli occhi dell’Addolorata si muovono!

Le sue pupille, stampate nell’immagine rivolte verso il cielo, fissano ora la folla!

Alcuni dicono di vedere le palpebre della Vergine chiudersi e riaprirsi e il suo viso cambiare espressione… lo sguardo della Madonna è vivo e si abbassa sui suoi fedeli!

Il prodigio si ripete almeno per 10 anni, in verità sono molte le testimonianze di chi vede il movimento degli occhi ancora oggi!

La straordinarietà dei fatti qui avvenuti non risiede unicamente nell’evento prodigioso in sé, ma anche e soprattutto in tutto ciò che è accaduto dopo.

A Campocavallo in quei giorni si parlano tante lingue diverse, queso per via degli incessanti pellegrinaggi da tutta Italia ma anche dall’estero.

Passano le settimane e i mesi, il prodigio si ripete e giungono costantemente notizie da tutto il mondo di guarigioni, grazie e conversioni ottenute per l’intercessione dell’Addolorata di Campocavallo.

Nella chiesuola in tanti vedono il movimento degli occhi e firmano testimonianze giurate.

Santuario Beata Vergine Addolorata
Il nuovo tempio
Campocavallo oggi
Campocavallo oggi

L’ altro fatto eccezionale, considerato come il secondo prodigio di Campocavallo, è la costruzione del nuovo tempio, avvenuta esclusivamente grazie alle offerte dei fedeli, offerte in denaro, in materiali e opere.

Campocavallo è cresciuto negli anni attorno all’imponente Santuario, che accoglie le attività parrocchiali e custodisce a tutt’oggi l’immagine prodigiosa.

 

Le testimonianze più significative del Prodigio.

L’ECO

Don Giovanni Sorbellini, decide di creare una Rivista per far conoscere sempre più diffusamente e intensamente i portenti che la Vergine Maria opera a Campocavallo..

Così nello stesso anno dei fatti prodigiosi inizia la stampa de “L’Eco della devozione alla Madonna di Campocavallo”.

Con la costruzione del Santuario nasce anche una piccola tipografia, dedita a stampare la rivista, opuscoli, preghiere e immaginette sacre della Madonna miracolosa..

Primo eco 1892 copertina
Il primo numero della rivista "Eco"
Santino campocavallo

Vista la diffusione della devozione all’Addolorata di Campocavallo soprattutto in Francia, l’Eco viene stampato per una decina d’anni anche in lingua francese. Di immaginette e preghiere invece ne troviamo in tutte le lingue europee

Don Giovanni tiene scrupolosamente nota di tutto ciò che accade, ogni testimonianza, offerta, aneddoti e date, pubblicando poi molte di queste informazioni sull’Eco, che quindi rappresenta una straordinaria fonte di informazioni e notizie storiche su tutta la vicenda di Campocavallo.

LA FESTA DEL COVO

L’immagine prodigiosa viene adornata di gioielli e pietre preziose: una corona, un diadema e un cuore trafitto da 7 spade.

Il 30 marzo del ‘38 l’immagine viene trafugata e ritrovata poco tempo dopo priva dei preziosi ornamenti.

La Madonna viene nuovamente incoronata e per l’occasione i parrocchiani fanno un’offerta in grano alla Vergine, ovvero costruiscono una grande corona, dalle linee di quella preziosa, ma tutta ricoperta di spighe di grano, intrecciate, avvolte, attorcigliate e trattate in vari altri modi.

9 . 13_8_1939 IL PRIMO COVO campocavallo
Il primo Covo
Festa del Covo

E’ il 13 agosto del ’39 ed oggi, a distanza di molti anni, questa tradizione è viva più che mai.

Ogni prima domenica di agosto un carro con un’opera fatta di spighe di grano intrecciate, in genere la riproduzione in scala di un Santuario o di una Cattedrale, sfila per il paese, è la Festa del Covo di Campocavallo.  

Per ulteriori approfondimenti, vista il sito dedicato http://www.festadelcovo.it

L’IMMAGINE

L’immagine prodigiosa è un oleografia, un particolare tipo di stampa che imita la pittura ad olio, misura 38cm x 52 e ritrae la Vergine mentre tiene tra le braccia il corpo esanime di Gesù, appena deposto dalla croce.
Quest’ultima si intravede sulla sinistra. A terra è raffigurato qualche strumento della passione e sullo sfondo la città di Gerusalemme.

La Madonna ha lo sguardo rivolto al cielo in atto, non di rassegnato dolore, ma di completa uniformità della sua volontà a quella di Dio.

Beata Vergine Addolorata
L'immagine prodigiosa dopo il restauro

TIMELINE

1870: Costruzione della Chiesetta del prodigio

1892: Il “Prodigio” della Madonna Addolorata (16-17 giugno)

1892: Posa della prima pietra del Santuario (10 dicembre)

1905: Dedicazione del Santuario (ultima domenica di settembre)

1915: Nascita della parrocchia di Campocavallo

1918: Morte di don Giovanni Sorbellini

1932: Incoronazione dell’Immagine della Madonna

1939: Origine della Festa del Covo

1955: Tumulazione privilegiata nel Santuario di don G. Sorbellini

2005-2007: Chiusura del santuario per imponenti lavori di ristrutturazione

Orologio campanile santuario campocavallo

PARROCI E RETTORI DEL SANTUARIO

1) Don Giovanni Sorbellini (1892-1918)
2) Don Arturo Cutoloni (1919-1926)
3) Don Ludovico Amadini (1926-1958)
4) Padre Pietro Giogoli (1948-1964)
5) Padre Luigi Ilari (1964-1984)
6) Padre Giuseppe Egidi (1984-1986)
7) Don Paolo Sconocchini (1987-2001)
8) Padre Giovanni Maria Severini (2001-2007)
9) Padre Giuseppe Grioni (2007-2014)
10) Padre Giovanni Maria Severini (2014-2016)
11) Padre Gabriele Insam (2016-2017)
12) Padre Giovanni Maria Severini (2017-2019)

13) Padre Domenico Maria Spadafina (2019 ad oggi)